Sabbie mobili

Sabbie Mobili

Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di gia’ si e’ ritirato il mare
E tu
Come alga dolcemente accarezzata dal vento
Nella sabbia del tuo letto ti agiti sognando
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Lontano di gia’ si e’ ritirato il mare
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole onde son rimaste
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Due piccole onde per annegarmi.

Jacques Prevert

E’ cosi necessario dire che una poesia ci piace o ci colpisce, e in che modo? Non è sufficiente declamarla? Renderne altri partecipi? Non è sufficiente ripeterne i versi? Aggrazziati, stupendi e meravigliosi… alla fine si tratta di una poesia, già la parola da sola definisce tutto. E non importa altro, non importa che sia la sola poesia di quell’autore che ci dica qualcosa, non importa sapere per chi l’ha scritta, non importa sapere che voleva comunicare, se voleva comunicare qualcosa, se l’ha scritta per lui solo. Importa quello che ognuno ci vede dentro.